
Chi lo conosce bene dice che solo una mente “giovane”, ribelle e geniale come quella di Mario Gasbarrino (che non a caso ha una laurea “conquistata” sul campo degli studi alla Federico II di Napoli) poteva “partorire un “manifesto” ed un programma destinato solo nobilitare il lavoro che si fa nella grande distribuzione eliminando da essa tutte le storture, le prigionie mentali, le ombre cupe e i limiti che questo (e non solo) settore lavorativo si porta dentro da anni per uno e più motivi. Il primo è, per molti, da indentificare, di sicuro, nel grado culturale troppo basso da cui provengono molti degli imprenditori che sono ancora a capo della retail food e ne hanno determinato il clima in tutti questi anni. Dacché se il cibo era un investimento finanziario sicuro già nei decenni passati in ogni parte d’Italia (anche in quelle zone e regioni più arretrate e povere) nel cibo hanno investito in tanti. Anche coloro le cui capacità di sognare e di elevare quel settore del lavoro molto più in alto era ed è nulla o quasi. Così nell’era della “Yolo Economy” Mario Gasbarrino, un lungo corso proprio nella retail food ha deciso di “chiamare a raccolta” studenti, studentesse, giovani e meno giovani, imprenditori ed imprese, comunicatori e formatori, divulgatori e giornalisti, esperti di settore, produttori e sognatori per farli diventare tutti “ambasciatori” di un progetto ambizioso di cui vi dettaglio qui qualcosa…
di francesco de rosa
Si scrive futuro e si legge meraviglia con tutte le imprevedibilità che il futuro porta con sé. Compresa l’idea che il lavoro che fai dovrebbe essere inclusione, empatia, coerenza, senso della giustizia. Insomma tutto quello di cui parlano tutti gli imprenditori del food ma che puntualmente disattendono. Per fortuna non tutti. Ma quelli che fanno ciò che di bello dicono sono ancora pochissimi e chi si spaccia per altro da ciò che è realmente è un numero ancora troppo alto e troppo dannoso in ogni settore di lavoro. Intanto, quelli che sognano alla Mario Gasbarrino la generazione del futuro hanno in mente di realizzare una nobile impresa. E sono punti di vista che danno valore e “fanno rumore dentro. E cambiano il modo in cui guardi al futuro. “Oggi, – si legge sulle pagine social del profilo facebook che annunzia il progetto – nel nostro Wall of Fame, accogliamo una storia che merita silenzio e attenzione. Una di quelle che ti fanno rileggere due volte. E poi riflettere per giorni. @mario.gasbarrino Mario Gasbarrino, Amministratore Delegato di @supermercatideco Decò Italia, una delle figure più autorevoli del mondo della GDO, ha deciso di condividere con noi un pezzo della sua vita. Non è solo una storia di carriera. È una storia di coraggio, di scelte controcorrente, di libertà ritrovata. Il suo messaggio è chiaro, potente, universale: “Il futuro appartiene a chi smette di aver paura di sbagliare. Cercate chi vi dà fiducia, non chi pretende perfezione. È da lì che comincia tutto: dal coraggio di essere voi stessi, anche controcorrente.” Leggete la sua storia completa nel carosello qui sotto. È un dono raro. Un manifesto per chi crede nel cambiamento, nella fiducia, nell’audacia gentile. E se doveste ricordare una sola cosa, forse è questa: “Non abbiate paura di uscire dal tracciato. Tutte le storie più belle cominciano dove gli altri si fermano.”
Grazie Mario, da parte di tutta la #generazionedelfuturo




E ora tocca a te, sì, proprio a te che stai leggendo questo post, se anche tu vuoi lasciare un messaggio per la #generazionedelfuturo ed entrare nel nostro wall of fame, puoi farlo qui https://lnkd.in/dcJ8a-VT Non siate timidi! Non aspettiamo il futuro. Creiamolo. C’è una generazione che non accetta di vivere con il freno a mano tirato.
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Cosa significa essere un Ambassador di #generazionedelfuturo
Essere un Ambassador della Generazione del Futuro non è un titolo. È una scelta. È l’impegno di chi crede che i valori umani siano il motore del cambiamento. Significa ispirare, guidare, costruire. Significa essere parte attiva di un movimento che vuole trasformare la società partendo dalle fondamenta: educazione, relazioni e crescita personale. Gli Ambassador della Generazione del Futuro sono persone visionarie, studenti di ogni ordine e grado, professionisti, educatori, genitori e leader che condividono un obiettivo comune: diffondere gentilezza, empatia, rispetto e consapevolezza per formare cittadini migliori, aziende più umane e comunità più inclusive.
Quale è il ruolo di un Ambassador?
🔹 Connette persone e opportunità, creando un network di valore
🔹 Condivide esperienze e buone pratiche per ispirare e motivare
🔹 È un punto di riferimento per chi vuole abbracciare una nuova visione del futuro
Perché diventare Ambassador?
💡 Perché vuoi fare parte di un movimento che cambia le cose, non che le osserva
💡 Perché sai che le competenze tecniche contano, ma quelle umane fanno la differenza 🛑 Se pensi di essere la persona giusta, non aspettare.
🔹 Diffondere valori e idee attraverso contenuti, eventi e iniziative
💡 Perché credi che la gentilezza non sia debolezza, ma leadership
Il futuro non si costruisce da solo.
Diventa protagonista del cambiamento. 🚀
Ecco il modulo di adesione che potrete riempire

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Manifesto per e della Generazione del Futuro
1. La Felicità è una Scelta Consapevole
Non dipende dalle circostanze, ma da come decidiamo di viverle. Essere felici è un atto di responsabilità verso noi stessi e verso gli altri. Scegliere la felicità significa vivere con intenzione, gratitudine e coraggio.
2. La Gentilezza è il Superpotere del Futuro
Non è debolezza, ma l’abilità più rivoluzionaria. In un mondo frenetico e iperconnesso, essere gentili è un atto di leadership. La gentilezza crea connessioni, genera fiducia e trasforma le comunità.
3. Il Rispetto è la Moneta più Preziosa
Vale più di qualsiasi titolo o successo. Rispettare significa riconoscere il valore di ogni persona, indipendentemente dal ruolo, dall’età o dalle differenze. Il rispetto è la base su cui si costruisce una società solida e sostenibile.
4. L’Ascolto è la Chiave delle Relazioni Autentiche
Non basta sentire, bisogna saper ascoltare. L’empatia nasce dalla capacità di mettersi nei panni degli altri e comprendere senza giudicare. Ascoltare con attenzione significa dare valore alle persone e costruire legami autentici.
5. L’Educazione è il Motore del Cambiamento
La conoscenza libera, ispira e trasforma. Ma non si tratta solo di nozioni: è il modo in cui apprendiamo a pensare, a collaborare e a innovare. L’educazione non è un obbligo, è un’opportunità per lasciare un impatto positivo nel mondo.
6. La Diversità è il Cuore del Progresso
Le idee migliori nascono dall’incontro di prospettive diverse. Una società equa e innovativa non esclude, ma accoglie. La Generazione del Futuro celebra la diversità come un valore irrinunciabile e la trasforma in opportunità.
7. La Responsabilità è di Ognuno di Noi
Non possiamo delegare il cambiamento. Ogni azione, anche la più piccola, ha un effetto domino. La Generazione del Futuro non aspetta che qualcuno risolva i problemi: agisce, crea soluzioni, ispira gli altri.
8. Il Fallimento è una Lezione, non una Sconfitta
Non temiamo gli errori, li abbracciamo. Ogni fallimento è un’opportunità per imparare, migliorare e crescere. Chi non sbaglia, non evolve. La resilienza è la vera misura del successo.
9. Il Futuro si Costruisce con l’Esempio, non con le Parole
Non serve parlare di cambiamento se non lo incarniamo ogni giorno. La coerenza tra ciò che diciamo e ciò che facciamo è il fondamento della fiducia e della credibilità. La Generazione del Futuro non predica, dimostra.
10. La Felicità si Moltiplica Quando si Condivide
Non è un traguardo individuale, ma un’energia collettiva. Diffondere positività, incoraggiare gli altri e creare ambienti in cui tutti possano fiorire è la vera rivoluzione. La felicità non è un lusso, è una responsabilità.
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foodfestivalretail.it (ed io personalmente con piena condivisione) aderisce a “Generazione del futuro” e sosterremo in ogni modo la missione che si è dato Mario Gasbarrino a cui va il più grato e concreto ringraziamento per aver messo al centro del suo agire questi temi che sono da sempre a me, a noi, cari.
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